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Dott. Benedetto Capuano: specialista odontoiatra a Sestri Levante

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  • Chirurgia orale

    Chirurgia e Implantologia

    La chirurgia orale è un campo molto vasto e spazia dall’estrazione dei denti (denti del giudizio, denti inclusi, denti cariati irrimediabilmente persi), fino alle più innovative tecniche di chirurgia ricostruttiva.

    La chirurgia orale comprende anche la rimozione delle lesioni cistiche e delle neoformazioni benigne del cavo orale e delle ossa mascellari; il trattamento di infezioni all’apice dei denti non risolti con altre terapie e la chirurgia pre-protesica.

    Quest’ultima provvede a modificare, ove necessario, la morfologia della bocca in vista di una riabilitazione protesica. Possono rendersi necessari innesti di osso, di mucosa, rialzi di seno e altre moderne tecniche che consentano di procedere poi con l’inserimento di impianti dentari e ottenere un risultato estetico e funzionale senza compromessi.

    Un ultima voce, ma non meno importante, è la diagnosi di lesioni del cavo orale che abbiano un significato patologico e che se evidenziate necessitano di un ulteriore approfondimento mediante l’esecuzione di biopsie.

    Impianti a carico immediato

    Sono sempre più frequenti i casi in cui viene realizzata nella stessa seduta l’estrazione dei denti (se ancora presenti e irrimediabilmente danneggiati), il posizionamento degli impianti e la protesi immediata (il paziente riceve gli impianti che vengono protesizzati nella stessa seduta).

    I pazienti che si sottopongono a interventi di implantologia vengono costantemente seguiti e motivati nel mantenimento di una scrupolosa igiene orale domiciliare, presupposto fondamentale per la longevità degli impianti.


    Chirurgia rigenerativa

    Nei casi di atrofia ossea, ovvero nei casi di mancanza di osso, nel nostro studio effettuiamo quotidianamente interventi di rigenerazione ossea (rialzo del seno mascellare e/o delle cavità nasali), utilizzando innesti di osso autologo (prelievi intraorali) o eterologo.

    Le procedure utilizzate sono conformi alle più moderne ed aggiornate tecniche chirurgiche che includono l’uso di membrane riassorbibili, non riassorbibili e l’uso di placche da osteosintesi o di griglie in titanio.

    Impianti dentari

    Il dottor Benedetto Capuano utilizza tecniche chirurgiche e implantari per il ripristino della funzione masticatoria con protesi fisse su impianti osteointegrati.

    I nostri pazienti in questo modo possono scegliere una protesi fissa al posto di protesi removibili aumentando incredibilmente il comfort masticatorio e psicologico.


    Estrazioni

    I denti che più frequentemente sono soggetti a errato posizionamento nell’arcata dentaria sono i terzi molari (denti del giudizio) e i canini.

    I canini superiori inclusi sono spesso recuperabili e possono essere riportati in arcata con un approccio chirurgico-ortodontico.


    Cisti mascellari

    Le cisti dei mascellari possono avere un’origine odontogena o non odontogena e sono diversamente invasive nell’ambito delle ossa mascellari. Per la loro stessa natura le cisti tendono ad espandersi continuamente e questo è uno dei motivi principali per cui devono essere rimosse.

    Non rimuovere una cisti può portare alla perdita degli elementi dentali coinvolti o nei casi peggiori alla frattura dell’osso mandibolare. Come qualsiasi lesione orale le cisti vengono portate all’attenzione dell’anatomo-patologo per una analisi istopatologica.

  • Estetica del sorriso

    Un aspetto fondamentale nell’estetica di un viso è il sorriso. Durante un semplice colloquio il nostro sguardo in maniera rapida e inconscia dagli occhi alla bocca del nostro interlocutore.

    Risulta chiaro come il nostro sorriso diventa il nostro biglietto da visita. La forma, la posizione, il colore dei denti, e la linea delle labbra sono dettagli essenziali che possono migliorare l’aspetto di una persona e ringiovanirla.

    Spesso migliorando l’aspetto dentale si migliora anche il supporto delle labbra dando un ottimo effetto complessivo.

    Nel nostro Studio Dentistico i casi estetici vengono analizzati in dettaglio e studiati secondo le caratteristiche individuali e le esigenze personali del paziente.


    Faccette

    Con questo trattamento si va a sostituire la sottile porzione visibile di smalto dentale con un restauro in ceramica che viene cementato alla superficie del dente.  Solitamente si intraprende questo trattamento per risolvere inestetismi dei denti frontali, senza dover devitalizzare o ricoprire totalmente i denti.


    Sbiancamento

    Lo sbiancamento dentale permette di far diventare i denti più bianchi e lucidi in un unica seduta. I denti interessati vengono trattati con un apposito gel detergente e sbiancante che penetra in profondità nello smalto dentale, rimuovendo i detriti responsabili dell’ingiallimento.

  • Igiene Orale

    L’igiene dentale e della bocca rappresenta il presupposto indispensabile per ogni trattamento. La seduta d’igiene orale ha la finalità non solo di determinare una condizione di igiene corretta, ma soprattutto di creare nel paziente una conoscenza del proprio stato di salute orale.

    Oltre alla detartrasi (ablazione del tartaro) vengono analizzati quali sono i problemi gengivali e parodontali e le necessità del paziente; sulla base di questo vengono consigliati gli ausili e le tecniche più adeguate per una corretta igiene domiciliare.

    Il mantenimento di una buona igiene viene monitorato grazie a periodici richiami di controllo e a un costante rinforzo della motivazione. Obiettivo principe delle sedute di igiene è la prevenzione, attuata con metodiche personalizzate per ciascun paziente.


    Sigillature

    È un trattamento preventivo della patologia cariosa. Si tratta di una vernice dello stesso colore del dente che viene applicata sui solchi di denti sani (generalmente molari e premolari) allo scopo di ridurre il rischio di carie.

    I bambini e i pazienti cariorecettivi sono sicuramente i migliori “candidati” per questo trattamento, assolutamente non invasivo e indolore.


    Fluoroprofilassi

    Il fluoro, per una sua caratteristica chimica, si sostituisce all’idrossiapatite presente nello smalto dentale, formando cristalli di fluoroapatite, molto più resistente agli attacchi acidi della placca, rinforzando così il dente.

    Il fluoro viene applicato, sotto forma di gel, attraverso delle mascherine morbide, di solito al termine della seduta di igiene. Per pazienti con elevato rischio di carie si eseguono almeno due applicazioni di fluoro all’anno.

  • Implantologia

    L’ implantologia è la branca dell’odontoiatria che permette la sostituzione di uno o più denti mancanti mediante l’inserimento nell’osso dei mascellari di una radice artificiale in titanio, denominato IMPIANTO ENDOSSEO. 

    Queste radici artificiali ancorate nell’osso possono sostenere denti singoli, gruppi di denti e possono fungere da supporto anche ad una protesi completa. 


    Prima di effettuare un trattamento implantare i pazienti sono sottoposti ad un’appropriata valutazione clinica delle condizioni di salute per verificare se esistono fattori che possono compromettere la capacità di guarigione dell’osso e dei tessuti molli circostanti e quindi tali da compromettere il processo di osteointegrazione. 

    L’ intervento è eseguito in anestesia locale e consiste nell’inserimento dell’impianto nella posizione protesica più corretta. 


    La fase operatoria, effettuata con perizia e abilità, non comporta alcun dolore o fastidio e il post operatorio e paragonabile a quello di una banale estrazione dentaria. Dopo inserimento, l’impianto gradualmente comincia a fissarsi all’osso (osteointegrazione) e può essere sottoposto a carico immediato, cioè all’applicazione su di esso di una forza immediatamente dopo il suo inserimento, oppure a carico differito, vale a dire, all’applicazione della forza alcuni mesi dopo l’inserimento. Sarà l’implantologo, secondo i casi, a valutare quale delle due tecniche adottare.

  • Odontoiatria conservativa

    Odontoiatria restaurativa

    L’odontoiatria restaurativa consiste nella cura di piccole carie, fratture, abrasioni, ecc.

    L’odontoiatra rimuove la struttura dentale compromessa e la sostituisce con otturazioni che riproducono perfettamente la forma e il colore del dente danneggiato.


    Endodonzia

    Il trattamento del sistema dei canali radicolari ha lo scopo di conservare gli elementi dentari in arcata seppur privati della loro vitalità intrinseca.

    Il presupposto per l’ottenimento della conservazione del dente passa attraverso il raggiungimento della sterilità all’interno del sistema dei canali radicolari e nell’esecuzione di un’otturazione canalare atta a preservare la sterilità ottenuta.


    Conservativa

    L’odontoiatria conservativa ha lo scopo di ricostruire il tessuto dentale perduto,  ripristinando la morfologia e la funzionalità dei denti, tramite l’esecuzione di restauri sui denti danneggiati dalla patologia cariosa o da traumi.


    Pedodonzia

    La pedodonzia è il settore dell’odontoiatria che si occupa della cura dei denti dei bambini.

    Il trattamento pediatrico può essere preceduto, quando necessario, da sedute di avvicinamento: queste ultime, consentono di abituare gradualmente il bambino all’ambiente medico attraverso un approccio psicologico adeguato.

    La prevenzione rappresenta per la pedodonzia un obiettivo fondamentale: per questo motivo una prima visita di controllo è consigliata a partire dai 3-4 anni.

    Una corretta igiene orale unita a salutari abitudini alimentari permette di salvaguardare la salute dentale del piccolo paziente a partire dai denti da latte fino alla dentatura definitiva.

    A questo proposito, il dentista e l’igienista dentale forniranno al bambino e ai genitori le informazioni relative alle regole di prevenzione e rimozione della placca batterica e al corretto utilizzo dello spazzolino, verificando progressivamente, durante le sedute di controllo, lo stato di salute di denti e gengive.

  • Ortodonzia

    Si parla di ortodonzia ogni qualvolta vi sia una cattiva relazione di combaciamento fra l’arcata

    dentaria superiore (mascellare) e quella inferiore (mandibolare). Può essere causata dal

    disallineamento dentale o da alterazioni costituzionali delle ossa mascellari e mandibolari.

    L’ortodonzia se ne prende carico, correggendole mediante apparecchi mobili o fissi e trasparenti.

    Tali anomalie possono infatti avere ripercussioni importanti sia a livello funzionale (a livello della

    colonna vertebrale e a livello cranico, provocando cefalee, squilibri posturali, algie cervicali e

    vertebrali, disturbi della vista e dell’udito) sia estetico.


    Di norma la prima visita ortodontica dovrebbe essere effettuata intorno ai 6 anni di età.

    L’ortodontista solitamente inizia il consulto valutando lo stato di salute dei denti e l’eventuale

    necessità di sigillature o di terapie al fluoro. Dà poi consigli su come spazzolare i denti e fornisce

    informazioni su come ridurre il rischio di carie. 


    Successivamente valuterà il corretto sviluppo della

    dentatura e la presenza o meno di una chiusura sbagliata (malocclusione). Se la chiusura

    sbagliata è legata ad eventuali anomalie della mascella o della mandibola (palato stretto,

    mandibola troppo indietro, ecc), è bene intervenire con un apparecchio per guidare la crescita di queste ossa finché sono plastiche, nel senso che si

    possono ancora modificare nella forma e dimensione. Se, al contrario, la componente ossea è in equilibrio, i denti eromperanno senza troppe difficoltà e si potrà pensare a raddrizzarli intorno i

    12-13 anni, quando il paziente avrà cambiato tutti i denti (vedi ortodonzia dell’adolescente).


    L’ortodontista durante la visita valuterà inoltre come il piccolo paziente deglutisce, parla, e

    respira e se evidenzia delle anomalie suggerisce una valutazione dallo specialista di

    competenza. Esiste però una situazione in cui è consigliabile fare una valutazione ortodontica

    precoce (anche prima dei 5 anni di età) ed è quando il piccolo paziente chiude con i denti inferiori davanti ai superiori (morso inverso), in quanto essendo una problematica difficile da risolvere, si preferisce intervenire il prima possibile. 


    Per il trattamento delle problematiche ossee esistono differenti apparecchi (alcuni mobili, altri fissi) ciascuno studiato per curare un determinato difetto: quello più adatto ad ogni bambino sarà scelto dall’ortodontista in base a tutte le caratteristiche del piccolo paziente. Poiché oggi i bambini sono sempre pieni di impegni e attività è comunque consigliato prediligere trattamenti brevi e mirati (con apparecchiature fisse) compatibili con la vita quotidiana dei piccoli pazienti.


    Se il paziente adolescente ha manifestato durante l’infanzia una crescita equilibrata delle ossa

    del volto ed ha cambiato tutti i denti, compito dell’ortodontista è quello di valutare la necessità di

    un trattamento ortodontico con l’obiettivo di dare un bel sorriso al paziente e di migliorare e

    finalizzare la chiusura dal punto di vista funzionale. In questa situazione si preferisce solitamente

    utilizzare l’apparecchio fisso, che permette di allineare i denti perfettamente e ha il vantaggio di

    non dipendere dalla collaborazione del paziente, essendo incollato, e di permettere di raggiungere il risultato in un tempo più breve (in media 18 mesi), essendo attivo 24 ore su 24. Lo svantaggio principale dell’apparecchio fisso è però quello di rendere più difficoltosa l’igiene orale e quindi aumentare il rischio di carie durante il trattamento. E’ quindi fondamentale monitorare durante il trattamento ortodontico l’igiene del paziente. 


    Recentemente, proprio per evitare

    problemi derivanti da una difficile gestione dell’igiene orale, anche per gli adolescenti si possono utilizzare allineatori trasparenti (vedi lo speciale) che essendo rimovibili possono essere tolti per mangiare e per lavare i denti. Proprio questa caratteristica, insieme al fatto di essere

    praticamente invisibili, rappresenta uno dei maggiori vantaggi del metodo poiché permette di

    pulire i denti come si fa abitualmente senza apparecchio. Se il paziente adolescente presenta

    invece problematiche ossee precedentemente non trattate, in alcuni casi, prima di usare l’apparecchio fisso, è comunque ancora possibile lavorare sullo sviluppo scheletrico con l’obiettivo di migliorare i rapporti tra le arcate dentarie, creare spazio sufficiente per tutti i denti ed eliminare eventuali interferenze muscolari che possono ostacolare la buona riuscita dell’allineamento. 


    Spesso le mamme ci chiedono: “ma anche io posso raddrizzare i miei denti?”. Certamente, l’ortodonzia non ha età! Anche per l’adulto vale la stessa regola del paziente adolescente: se le ossa del volto sono cresciute proporzionalmente si potranno allineare i denti ed ottenere un sorriso ideale e funzionale. Se invece sono presenti squilibri di crescita ossea, si

    potrà optare per un trattamento di camouflage (miglioramento solo estetico ma non funzionale)

    oppure per un trattamento ortodontico-chirurgico in cui verranno riposizionati non solo i denti ma

    anche mascella e mandibola.

  • Parodontologia

    La paradontologia, in stretta correlazione con l’igiene e la prevenzione, si occupa di recuperare i danni subiti dai tessuti di sostegno del dente, ovvero gengiva e osso mandibolare e mascellare.

    Le cause della parodontopatia (per molti conosciuta col nome di “piorrea“) sono fondamentalmente accumuli di placca e tartaro, aggravate da una scarsa igiene orale, da malposizioni dentarie, da fattori genetici e ambientali.


    Oggi la conoscenza di tutti i fattori di rischio ci consente di curare e contrastare attivamente la malattia parodontale, determinando nel paziente la coscienza e conoscenza del controllo dei fattori medesimi.


    È infatti determinante, per il mantenimento a lungo termine dei risultati raggiunti con la terapia parodontale, una attiva collaborazione da parte del paziente.

  • Protesi dentaria

    Con il termine protesi dentaria intendiamo tutti quei manufatti protesici che vanno a sostituire uno o più denti.

    Si va dunque dalla classica dentiera – per chi ha perso tutti i denti – allo scheletrato – apparecchietto mobile sostenuto da elementi dentari- alla corona o al ponte o ancora alla protesi (fissa o rimovibile) fissata su impianti.

    Qualsiasi sia la scelta terapeutica, la protesi, nell’ottenimento di un ripristino anatomo-funzionale, ha raggiunto, in questi ultimi anni, livelli qualitativi sempre più simili al modello naturale.

    Le tecnologie e l’esperienza di cui oggi ci avvaliamo ci consentono di realizzare manufatti di altissimo livello e di progettare, in base alle esigenze di ogni paziente, la riabilitazione protesica più idonea per ogni singolo caso, anche in funzione delle mutate esigenze estetiche della nostra società.

    Protesi implanto-supportata

    In mancanza di pilastri naturali, si possono inserire chirurgicamente nell’osso degli impianti, ovvero delle viti in titanio, che fungono da supporto per la protesi.

    Questo tipo di protesi può sostituire uno o più denti o un’intera arcata e rappresenta oggi la tecnica più utilizzata e meglio tollerata dai pazienti.


    Protesi fissa

    La protesi dentale fissa va a sostituire gli elementi dentari mancanti. Può trattarsi della tradizionale corona (sostituisce un singolo dente) o del ponte, che sostituisce più denti e che va ad ancorarsi a dei pilastri costituiti dai denti naturali residui.


    Protesi mobile

    La protesi dentale mobile sostituisce i denti mancanti di un’intera arcata (la tradizionale dentiera) senza sostegni o pilastri, ma semplicemente appoggiandosi alla gengiva.

    Lo scheletrato è una tipologia di protesi rimovibile che va a sostituire uno o più denti quando il paziente ha ancora dei denti naturali residui ai quali lo scheletrito andrà ad agganciarsi tramite dei ganci in titanio. Sempre più utilizzate sono le protesi mobili in nylon, con ganci completamente invisibili, per un risultato estetico ottimale.


    Protesi mista

    Esistono anche delle soluzioni proteiche “combinate”, ossia protesi totali fissate a 4 o più impianti con dei “bottoni”, che possono quindi essere facilmente sganciate dal paziente per una migliore detenzione e mantenimento nel tempo.

  • Radiologia Odontoiatrica

    L’Ortopanoramica o Ortopantomografia (OPT) dell’arcata dentaria superiore e inferiore consente l’esecuzione panoramica di radiogrammi orto-radiali dei mascellari e della mandibola in un’unica pellicola radiografica, mantenendo le proporzioni senza deformazione. Questo esame serve per studiare i denti, le ossa dei vari processi alveolari e, nel caso di problemi odontoiatrici, la mandibola.

    L’esame non è né doloroso né fastidioso ed è effettuato a radiazioni ionizzanti.

    Telecranio o proiezione del cranio latero laterale. Questo esame è richiesto normalmente dall'odontoiatra o lo specialista, principalmente per eseguire uno studio cefalometrico.


    Tale studio consente di valutare le caratteristiche di crescita dell’osso, i rapporti delle ossa mascellari, delle malocclusioni, le caratteristiche dei tessuti molli, il profilo del viso e dei denti. Dalle immagini prodotte lo specialista tramite misurazione di angoli e parametri essenziali può pianificare un progetto di protesi o installazione di apparecchi ortodontici.


    La CT ConeBeam 3D

    La CT ConeBeam 3D o anche Tomografia Computerizzata Cone Beam (CBCT), in odontoiatria è molto importante, soprattutto per valutare le dimensioni, la qualità ossea, le strutture critiche, nonché per le programmazioni implantologiche. In particolare, la tecnologia Cone Beam 3D permette ricostruzioni volumetriche dell’arcata dentaria superiore ed inferiore.

    Questo esame radiologico consentirà di stabilire un piano terapeutico con tutte le informazioni necessarie a ridurre al minimo la possibilità di errore nel piano clinico di trattamento. Il campo di applicazione è l’odontoiatria e la chirurgia maxillo-facciale.


    Esami eseguibili

    1. Cone Beam Arcata Superiore

    2. Cone Beam Arcata Inferiore

    3. Cone Beam Seni Paranasali

    4. Cone Beam Cranio in Toto

    Nello specifico viene utilizzata:

    ● Nella programmazione d'interventi di asportazione di elementi dentari inclusi sia nell'adulto che in età pediatrica.

    ● Nella visualizzazione dell'inclinazione dei denti nei tre piani dello spazio ai fini della pianificazione del movimento.

    ● In implantologia, permette di valutare qualità e quantità di osso disponibile nelle sedi di interesse implantare per una migliore programmazione degli interventi.

    ● In ambito otorinolaringoiatrico, in particolare nei bambini, consente di studiare il massiccio facciale ed in particolare le fosse nasali ed i seni paranasali.

    ● Nell’individuazione dei granulomi di piccolissime dimensioni, che si rivela utile per prevenire la trasmissione dell’infezione al parodonto e l’insorgere, in casi estremi, di una neoplasia.

    ● Nello studio delle articolazioni temporo-mandibolari (ATM).

    ● Per valutare l’entità dell’atrofia crestale.

    ● Per la valutazione della posizione degli ottavi o soprannumerari.

    L’esposizione alle radiazioni ionizzanti rappresenta un rischio clinico, effettuare un esame radiologico volumetrico con CT Cone Beam comporta un rischio 10 volte minore dello stesso accertamento con TAC Multislice.

  • Pedodonzia – Dentista per bambini

    La bocca ha un ruolo fondamentale nella crescita del bambino perché con essa si impara a conoscere il mondo esterno, si sviluppano le funzioni primarie come la deglutizione, la fonazione (articolazione di suoni e linguaggio) e la masticazione.


    Ecco perché nello Studio Dentistico Capuano il ruolo del dentista dei bambini è fondamentale per insegnare sin dai primi anni, con serenità e naturalezza, come fare prevenzione per ridurre la necessità di affrontare le cure odontoiatriche.

    Seguire lo sviluppo della bocca dei nostri piccoli pazienti fin dai primissimi anni è fondamentale per mantenere in salute la dentatura decidua (da latte) e “guidarne” la crescita funzionale, morfologica e sensoriale che potrà contribuire a una corretta crescita globale del bambino.

  • Endodonzia

    L’Endodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della polpa del dente. Per comprendere meglio il trattamento endodontico è utile spiegare innanzitutto l’anatomia dei nostri denti.

    All’interno del dente, sotto la dentina, c’è un tessuto molle chiamato polpa dentaria. Essa contiene vasi sanguigni, tessuto nervoso, tessuto connettivo. Da essa si forma il tessuto duro del dente durante lo sviluppo.


    La polpa si estende dalla corona fino alla punta delle radici, dove essa si connette con il tessuto circostante, cioè con l’osso. Quando i tessuti che circondano la radice dentale si ammalano o danneggiano a causa di carie o traumi, il trattamento endodontico effettuato dagli esperti di uno studio dentistico permette di salvare il dente.

    Il trattamento endodontico, detto anche cura canalare o devitalizzazione, è necessario quando la polpa del dente si infiamma. L’infiammazione può essere causata da una serie di cause: solitamente è dovuta all’infezione da parte dei batteri che sono presenti nella nostra bocca. Essi normalmente non riescono a raggiungere la polpa del dente, in quanto lo smalto è impermeabile ai batteri, ma se lo smalto presenta qualche danno, allora essi hanno via libera alla polpa del dente. È questo il caso della carie profonda e delle fratture del dente.

    In entrambe queste situazioni lo smalto presenta delle vie di ingresso per i batteri. Questi, una volta raggiunta la polpa del dente, ne causano l’infiammazione e poi la morte (necrosi). Una volta che la polpa è morta, essi attraversano l’apice della radice e riescono a raggiungere l’osso, dando infezione (ascesso). Segno tipico dell’infezione è il gonfiore.


    Il trattamento endodontico consiste nella rimozione del nervo dentale infiammato e infetto per tutta la lunghezza delle radici. In seguito viene effettuata un’otturazione permanente in guttaperca e cemento canalare, previa adeguata detersione e sagomatura dei canali radicolari.

  • Gnatologia

    La gnatologia è una branca piuttosto recente dell’odontoiatria che studia la fisiologia, la patologia e le funzioni della mandibola. Tra queste ricordiamo la masticazione, la deglutizione, la funzione fonatoria e quella posturale.

    Rientra a pieno titolo nella gnatologia lo studio dei rapporti tra le ossa mascellari, i denti, le due articolazioni temporo-mandibolari, i muscoli che muovono i mascellari e il sistema nervoso che comanda quei muscoli, compresa la lingua.


    La gnatologia si occupa dello studio e della cura delle patologie a carico delle articolazioni della bocca e di tutti gli organi ad esso connesse.

    Tra queste troviamo quindi diverse problematiche mediche, tra cui:

    ● difficoltà di apertura e chiusura della bocca;

    ● dolori al viso ed al collo;

    ● mal di testa da occlusione e quindi non diversamente spiegabili;

    ● bruxismo;

    ● incoordinazione della mandibola;

    ● vertigini o senso di instabilità;

    ● mal di schiena alle gambe o alle spalle;

    ● morso profondo o morso aperto;

    ● dolori facciali o nucali;

    ● acufeni;

    ● dolori alla mascella;

    ● problemi posturali;

    ● blocco della mandibola.

  • Patologia Orale

    La patologia orale è una branca della medicina che studia gli aspetti clinici, anatomo-patologici e terapeutici delle patologie che interessano la mucosa e le parti molli della cavità orale, ovvero le malattie orali non dentali.

    Nello Studio Dentistico Capuano specificatamente formati ed attrezzati per la diagnosi ed il trattamento semplice, mininvasivo, indolore ed efficace, delle malattie che colpiscono le mucose del cavo orale.


    Le procedure e le tecnologie da noi utilizzate permettono di diagnosticare tutta una serie di problematiche che interessano i tessuti molli del cavo orale e che si manifestano con svariati segni e sintomi, spesso fastidiosi, come bruciore, arrossamento, vescicole o bolle, ulcere, placche, macchie, lesioni pigmentate, sensazione di bocca secca (xerostomia), ecc.

    L’analisi precoce di questi segni e sintomi permette spesso la soluzione delle patologie più semplici e l’attenuazione del disagio nella maggior parte delle altre.


    Queste le patologie di più comune riscontro, e da noi più frequentemente affrontate e trattate: le infezioni virali (HSV – Herpes Virus, HPV – Papilloma Virus) e fungine (Candida Albicans), le patologie a carattere auto-immunitario (Lichen Planus Orale, Pemfigoide mucoso), le intolleranze locali ai materiali odontoiatrici (Lesioni lichenoidi), le neoformazioni benigne del cavo orale (cisti mucose, fibromi, lipomi, papillomi, angiomi e malformazioni vascolari), e le lesioni precancerose (leucoplachie, eritroplachie). A tal riguardo si sottolinea l’importanza della diagnosi precoce, attuabile solo con una visita specialistica mirata, di ogni lesione del cavo orale che non guarisca spontaneamente entro due settimane.


    Le principali indagini diagnostiche ambulatoriali prevedono il tampone linguale e la biopsia. Il tampone linguale si esegue per diagnosticare infezioni micotiche (Candida Albicans, Candida Krusei, ecc) del cavo orale. Questi funghi sono normalmente presenti in bocca, ma in determinati casi possono aumentare  la loro carica infettante e determinare malattia (candidosi). La biopsia laser (con laser a diodi 980 nm) è la prima scelta nelle lesioni peduncolate (fibromi, lipomi, papillomi), nelle cisti mucose del labbro, oppure nei pazienti in TAO (Coumadin, ecc), dato che è una tecnica che non prevede sanguinamento e non prevede bisturi nè sutura.

  • Laserterapia

    Il laser è diventato una parte integrante della medicina moderna, ed anche in odontoiatria, grazie alla laserterapia, oggi è possibile effettuare dei trattamenti "dolci" in modo veloce, non invasivi ed indolore che nei tempi passati avrebbero richiesto interventi più pesanti. Il laser emette un fascio di luce ad una sola lunghezza d'onda: grazie all'energia che trasporta, ha diversi effetti sui tessuti, che vanno dal taglio chirurgico fino alla stimolazione della guarigione delle ferite. Variando il dosaggio del raggio, la laserterapia può essere applicata per diversi tipi di trattamento. Il sanguinamento intraoperatorio è praticamente nullo, in molti casi non è nemmeno necessario un punto di sutura e la sensazione di dolore è molto ridotta. La rimarginazione delle ferite è particolarmente rapida e avviene senza complicazioni, e si riesce a lavorare senza anestesia.

  • Scanner Intraorale

    Negli ultimi anni, le tecnologie digitali hanno visto larga diffusione negli studi odontoiatrici e hanno permesso vari miglioramenti nella pianificazione dei trattamenti dedicati ai pazienti. Grazie all’introduzione di dispositivi per l’acquisizione delle immagini, come gli scanner intraorali, è oggi possibile offrire ai pazienti un’esperienza di visita più rapida e meno invasiva.


    Lo scanner intraorale è uno strumento con un sistema di misurazione tridimensionale utilizzato per raccogliere informazioni su forma e dimensioni delle arcate dentarie attraverso l’emissione di un fascio luminoso (raggio laser) sulla superficie dei denti. Le telecamere ad alta risoluzione raccolgono le informazioni che vengono processate da un software che riproduce il modello 3D virtuale delle arcate dentali e dei tessuti molli del paziente, digitalizzando completamente l’anatomia della bocca.Dal modello 3D generato dallo scanner dentale, è possibile eseguire una serie di pianificazioni chirurgiche, protesiche o ortodontiche sulla base delle quali si realizzano i dispositivi necessari. Se ritenuto opportuno dall’odontoiatra, lo scanner intraorale può essere utilizzato al posto del calco dei denti tradizionale per ottenere modelli virtuali delle arcate del paziente: questo strumento è impiegato per la rilevazione dell’impronta dentale 3D necessaria alla modellazione e realizzazione di restauri protesici (corone singole, protesi fisse parziali o complete), in ambito chirurgico e nel campo dell’odontoiatria sia estetica che tradizionale.

    Introducendo la punta dello scanner all’interno del cavo orale e muovendolo lungo l’arcata dentale, nell’arco di qualche minuto è possibile ottenere un’impronta dentale digitale in maniera più veloce e meno invasiva di quella ottenuta dal calco tradizionale.


    Il convenzionale calco dell’impronta dentale, effettuato con cucchiai portaimpronta, potrebbe infatti mettere a disagio il paziente. L’ingombro del supporto per l’impronta può causare una sensazione di soffocamento o di stimolo del riflesso faringeo o più banalmente il fastidio dovuto al sapore sgradevole della pasta. Talvolta, soprattutto nel caso di impronte tecnicamente complesse, la rilevazione dell’impronta con scanner intraorale può essere un valido supporto per il dentista.

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